Roma, Auditorium Parco della Musica. A poco più di un anno dall’entrata in vigore del decreto legislativo 28/2010 e a due mesi dall’introduzione della mediazione come condizione di procedibilità per molte delle controversie in materia civile, rappresentanti del mondo giuridico, professionale ed imprenditoriale del Paese si incontrano per discutere implicazioni e primi risultati della nuova disciplina della mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. L’appuntamento è alle ore 12:00 al convegno-dibattito dal titolo Mediazione: fra efficienza e competitività.
All’iniziativa, organizzata dal ministero della Giustizia, prendono parte i principali protagonisti dell’attuale dibattito sulla mediazione e i rappresentanti degli organismi di mediazione, per analizzare potenzialità e criticità della nuova disciplina. “Sarà questa l’occasione – osserva il ministro della Giustizia Angelino Alfano – per affrontare con attenzione tutti i nodi già discussi in questi mesi nel confronto con l’Avvocatura e con gli altri protagonisti del circuito della Mediazione”.
Ad aprire i lavori, i messaggi del vice presidente del Parlamento Europeo Diana Wallis e del vice presidente della Commissione Europea Viviane Reding. Nel pomeriggio l’intervento del ministro della Giustizia Angelino Alfano. Partecipano, fra gli altri, il presidente emerito della Corte Costituzionale Cesare Mirabelli, il presidente del Consiglio Nazionale Forense Guido Alpa e il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara. Per il ministero della Giustizia, il capo dell’Ufficio Legislativo Augusta Iannini, il responsabile della Direzione Statistica Fabio Bartolomeo, il direttore generale della Giustizia Civile Maria Teresa Saragnano e il magistrato addetto all’Ufficio III della Giustizia Civile Giancarlo Triscari. All’interno del convegno, a partire dalle ore 15:30, tavola rotonda La mediazione in azione: la parola agli organismi, nella quale saranno affrontate problematiche di carattere generale relative all’applicazione della normativa e troveranno risposta i quesiti che saranno stati inoltrati entro il 23/05 alla segreteria organizzativa.
“Siamo certi – sottolinea il guardasigilli – che da questo confronto emergeranno le indicazioni utili per apportare le necessarie modifiche all’istituto della mediazione. Quel che è sicuro è che intendiamo anzitutto, in una prima fase, risolvere le criticità emerse in ordine all’individuazione di un criterio di distribuzione territoriale degli affari da mediare, ai profili di indipendenza e imparzialità del mediatore e degli Organismi di Mediazione, oltre all’introduzione dell’assistenza tecnica necessaria degli avvocati nei procedimenti di mediazione, con la possibilità – per quanto riguarda tale assistenza – di accedere al patrocinio a spese dello Stato da parte dei non abbienti. Nel prosieguo del dialogo – conclude Alfano – sarà prioritario, con il contributo determinante degli avvocati, affrontare il problema della riduzione dell’arretrato civile”.
Fonte: Giustizia.it
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